Onorevoli Colleghi! - Ilvo Diamanti in un articolo pubblicato nel gennaio 2007 su «La Repubblica» si sofferma ad analizzare come la società in cui viviamo sia affetta patologicamente dal mito di Faust, vale a dire «l'eterna giovinezza». È proprio vero in un mondo nel quale tutti in qualche modo si sentono giovani e la giovinezza si «istituzionalizza», a farne le spese sono proprio coloro che anagraficamente rientrano nei canoni oggettivi dell'essere giovani.
      La nostra società sembra condannata ad un destino di precarietà. L'incertezza e l'instabilità caratterizzano tutto. Il nobile desiderio dei giovani di voler contribuire al bene comune in piena autonomia e indipendenza si infrange dinnanzi a problematiche di difficilissima soluzione. Un'analisi estemporanea dei dati dell'Istituto nazionale di statistica mette immediatamente in evidenza come tali problemi siano di dimensioni enormi.
      Ben il 45 per cento dei giovani in un'età compresa tra i venticinque e i trentaquattro anni vive ancora con i propri genitori. La motivazione di un numero percentuale così elevato non può essere celata dietro a luoghi comuni banali che vogliono far credere che questo sia dovuto ad una tendenza generale dei giovani italiani ad essere «mammoni e viziati».
      Le maggiori difficoltà che i giovani incontrano nel vivere da soli sono dovute per il 45 per cento ad un reddito insufficiente, per il 19,7 per cento ad una instabilità del lavoro che produce periodi lunghi di disoccupazione e per il 14,6 per cento a difficoltà insormontabili nell'acquistare una casa.

 

Pag. 2


      Nel nostro Paese il tempo si è fermato, siamo impantanati in un sistema gerontocratico di dimensioni elefantiache.
      Basti pensare che nella prassi per assurgere alla carica di Presidente della Repubblica occorre avere almeno ottanta anni, pochi di meno per guidare il Governo. Per non parlare dell'università dove mediamente i ricercatori hanno più di quaranta anni e i professori ordinari circa sessanta. Lo stesso vale per tutti i posti di maggior prestigio: nell'editoria, nella finanza e nelle organizzazioni economiche.
      I giovani, in questo triste contesto aggravato dalla precarietà del lavoro e dall'inaccessibilità ad una vita indipendente dovuta al costo proibitivo della casa, sono sempre più confinati ed emarginati.
      È necessaria e improcrastinabile, da parte del legislatore, una presa in carico delle politiche giovanili finalizzata ad adottare iniziative concrete per garantire maggiore stabilità nel lavoro, possibilità di accedere a un credito formativo e a un credito agevolato per l'acquisto di un'abitazione dove poter iniziare una vita autonoma e indipendente dalla famiglia di provenienza.
      I giovani rappresentano il benessere di una società, il motore propulsivo della crescita economica, culturale e sociale di un Paese.
      La presente proposta di legge intende affrontare alcune tematiche specifiche che riguardano le politiche giovanili affrontando sia la necessaria promozione e incentivazione del ruolo chiave che deve essere esercitato dai giovani nel processo di sviluppo del Paese favorendone l'accesso alla cittadinanza attiva, sia cercando di trovare alcune risposte a quelle che sono le tematiche di maggiore interesse: l'acquisto dell'abitazione, il prestito d'onore ai fini formativi e gli incentivi fiscali all'imprenditoria giovanile. La tematica che riguarda l'accesso ai crediti è di fondamentale importanza considerata la scarsa propensione da parte delle banche e degli istituti di credito a garantire mutui e prestiti a giovani con contratti di lavoro atipici.
      È importante inoltre mettere in moto forme di aiuto all'imprenditoria giovanile prevedendo particolari incentivi fiscali al fine di valorizzare e incentivare il sistema di autompiego che rappresenta una valida alternativa al lavoro dipendente.
      In conclusione certi di poter trovare una sensibilità convergente da parte di tutti gli schieramenti politici sulle tematiche affrontate nella presente proposta di legge, ne auspichiamo una rapida approvazione.
 

Pag. 3